La Battaglia della Fossalta rappresenta un momento emblematico e fortemente simbolico per la storia della città di Bologna, nonostante non sia stata decisiva per le sorti del conflitto che vedeva contrapporsi la coalizione filo imperiale e la lega dei comuni guelfi. Secondo alcune cronache e le interpretazioni prevalenti, lo scontro ebbe luogo il 26 maggio 1249; mentre per la cronaca detta A ed alcune altre interpretazioni non del tutto smentite, fu il 24 agosto dello stesso anno. La battaglia si svolse nei pressi della località di Fossalta, sulle rive del fiume Panaro, dove le forze guelfe di Bologna si scontrarono con quelle imperiali composte prevalentemente da truppe di Modena e di Cremona, guidate da Heinz, il figlio naturale prediletto di Federico II Hohenstaufen, detto anche Re Enzo per il titolo regale acquisito dalle nozze con Adelasia, regina di Torres e Gallura. Cronache e storici bolognesi hanno tramandato con enfasi le fasi dello scontro: nel pomeriggio le truppe bolognesi risposero all’aggressione che le forze imperiali avevano portato ai loro genieri intenti a procurarsi il legname per costruire un ponte per oltrepassare il Panaro. Colti di sorpresa gli avversari schierati sulla riva opposta, furono costretti ad una precipitosa ritirata che si rivelò disastrosa a causa della manovra avvolgente compiuta dai cavalieri bolognesi che riuscirono a circondare e a catturare Re Enzo.
La vittoria permise alla coalizione guelfa di porre sotto assedio la città di Modena e di catturare altre personalità di spicco della parte ghibellina che nei mesi successivi furono liberati a seguito del pagamento di riscatti; ma non fu così per Re Enzo, l’illustre prigioniero che fino alla sua morte (1272) fu custodito nel palazzo che ancora oggi porta il suo nome.
Federico Bolognesi