Prospero Lambertini nacque a Bologna il 31 marzo 1675 e sin da giovane mostrò una propensione per gli studi classici e soprattutto per quelli di teologia e di diritto, materie in cui si laureò all’Università di Roma nel 1694. La sua grande conoscenza giuridica gli spianò la carriera curiale sino a fargli assumere, nel 1720 il ruolo di segretario della Congregazione del Concilio. Il suo impegno come legislatore si concentrò sugli aspetti istituzionali della vita ecclesiastica e nell’intento di semplificare l’intricata legislazione postridentina che ancora perdurava. Dal 20 gennaio 1727 fu arcivescovo di Ancona e l’anno successivo fu fatto cardinale, finché il 30 aprile 1731 divenne arcivescovo dell’arcidiocesi di Bologna, sua città natale. Qui durante i suoi vent’anni di episcopato, il cardinal Lambertini s’impegnò a normalizzare i rapporti tra Chiesa e Senato cittadino, a migliorare la qualità della pastorale, senza tralasciare i provvedimenti necessari per il decoro cittadino e gli interventi volti a promuovere la cultura, l’arte e la scienza. Il 17 agosto 1740, dopo uno dei conclavi più lunghi della storia con ben duecentocinquantacinque scrutini, salì al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV. Durante il primo periodo del suo pontificato (1740-1750) mostrò una notevole apertura nei confronti del mondo laico, abbandonò i pregiudizi verso metodi di governo e politiche religiose perseguite dai predecessori e impose una linea riformatrice dal punto di vista pastorale e amministrativo, simile a quella intrapresa a Bologna e in linea con quell’Illuminismo cristiano di cui l’interprete maggiore fu Ludovico Antonio Muratori. Nel secondo periodo di pontificato (1750-1758) la politica dottrinale e legislativa di Benedetto si fece più cauta discostandosi dall’Illuminismo anche per la sua deriva anticlericale e tendendo ad un conservatorismo che poi avrebbe caratterizzato i pontificati successivi.
La figura del Lambertini è conosciuta dal grande pubblico grazie alla commedia “Il cardinale Lambertini” scritta da Alfredo Testoni nel 1905 e riproposta in versione cinematografica in varie occasioni. Da ricordare la grande interpretazione del bolognese Gino Cervi nel ruolo del protagonista nel film del 1954.
Federico Bolognesi