Bertrand de Pouget, noto in Italia come Bertrando del Poggetto, (Castelnau-Montratier, 1280 circa – Villeneuve-lès-Avignon, 3 febbraio 1352), figlio cadetto di una nobile famiglia francese, intraprese la carriera ecclesiastica grazie all’appoggio dello zio che fu dapprima vescovo di Avignone e poi papa col nome di Giovanni XXII.
Appena salito al soglio pontificio (1316), egli concesse al nipote la porpora cardinalizia e nel 1319 lo inviò in Italia, come legato (governatore), con il compito di difendere i territori e gli interessi del papato. Grazie ai consensi riscossi dalla sua politica e alle pressioni avignonesi, Bertrando riuscì ad ottenere nel 1327 il sostegno degli organi e dei notabili di Bologna che lo designarono signore della città. Inizialmente riuscì a rispondere ai problemi più urgenti della comunità, tuttavia ben presto la sua politica contraddittoria dovuta al suo doppio ruolo di legato papale e al contempo di signore cittadino, lo rese sempre più inviso alla popolazione. Nella prospettiva di fare di Bologna una tappa del ritorno della sede pontificia a Roma nel 1330 fece edificare un grande palazzo nei pressi della porta di Galliera che avrebbe dovuto ospitare la corte pontificia, avvalendosi dell’opera di grandi architetti e artisti, tra i quali Giotto. A causa del deteriorarsi dei rapporti con la comunità cittadina dal 1332 Bertrando si insediò nel nuovo edificio che assunse sempre più evidentemente la funzione di sua roccaforte. Da quel momento i rapporti tra Bertrando e la città di Bologna non fecero che peggiorare sino al 1334, quando l’accresciuto malcontento della popolazione sfociò in una rivolta. La sommossa popolare portò alla cacciata di Bertrando e alla distruzione e saccheggio della sua dimora fortificata di Porta Galliera.
Federico Bolognesi