Giovedì 28 aprile, alle 17, nell’ambito del ciclo di conferenze allo Stabat Mater dell’Archiginnasio per celebrare i nove secoli di vita del Comune di Bologna, si parlerà di “XIX secolo – Una città, direi quasi, nuova: la prima modernizzazione di Bologna“. Relatore prof. Roberto Balzani.
Bologna, nel XIX secolo, cambia pelle: cresce rapidamente, soprattutto dalla metà del secolo, abbandonando il profilo della sonnolenta realtà del tardo Stato pontificio, scossa solo dai fremiti unitari del 1831 e del 1848, per divenire un “luogo centrale” del Regno unitario. Centrale per le comunicazioni, centrale per la difesa (almeno fino al 1866, quando il confine è al Po), centrale per la cultura. Il piano regolatore del 1889 interpreta questa ansia di rinnovamento, mentre la rilettura della tradizione medievale dà lustro ad un robusto restyling del centro storico. Le attività economiche trovano nell’Esposizione emiliana del 1888 un momento di larga visibilità, così come l’Alma Mater, che con l’VIII Centenario certifica il suo pieno rilancio. Il profilo della “città nuova” è già evidente a fine secolo: l’abbattimento delle mura, giusto allo scadere di questa fase, renderà chiaro a tutti un passaggio già consumatosi nelle aspirazioni e nel senso comune di gran parte della popolazione.
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