Nel corso del XVII secolo la devozione per la Vergine di San Luca crebbe, tra 1603 e 1623 il santuario venne ampliato e il suo campanile ricostruito. L’arrivo di pellegrini in città, desiderosi di recarsi al santuario, comportò un rinnovato interesse dei notabili cittadini nei confronti del santuario. Per proteggerli dalla pioggia venne deciso di costruire un portico che permettesse un’agile ascensione al monte. Il primo progetto, redatto dal perito pubblico Camillo Saccenti, risale al 1655 ma venne abbandonato per mancanza di risorse. Il 26 giugno 1674 iniziarono i lavori per la sua costruzione dopo che un gruppo di privati creò un comitato per la raccolta dei fondi necessari. Venne chiamato, per la sua realizzazione, l’architetto Gian Giacomo Monti, realizzatore dello scalone di palazzo Marescotti, che non riuscì a vedere conclusa la sua opera. Estendendosi dall’Arco Bonaccorsi, antistante porta Saragozza) fino alla santuario della Madonna di San Luca è il portico più lungo del mondo arrivando a quasi 4 km. Con la sua costruzione ebbe origine il rito del Passamano che ancora oggi viene eseguito dai bambini delle scuole della città. Il 17 ottobre del 1677, per avanzare nel progetto, si rese necessario trasportare i materiali attraverso una lunga catena umana composta dei garzoni, donne e cittadini bolognesi che accorsero per portare il loro aiuto.
Antonio Marson Franchini