Laura Maria Caterina Bassi Veratti, nota anche come Laura Bassi, fu la seconda donna laureata d’Italia dopo la veneziana Elena Lucrezia Cornaro, ma la prima a intraprendere una carriera accademica e scientifica e la prima al mondo a ottenere una cattedra universitaria. Nata a Bologna il 31 ottobre 1711, già in tenera età mostrò una grande intelligenza che fu prima notata dal suo maestro di grammatica Lorenzo Stegati e successivamente dal medico Gaetano Tacconi che le insegnò i rudimenti di logica, metafisica e filosofia naturale. A soli vent’anni, il 17 aprile 1732, Laura Bassi partecipò alla disputa “de universa re philosophica”, con la quale impressionò il cardinal legato Girolamo Grimaldi e soprattutto Prospero Lambertini (futuro papa Benedetto XIV). Il suo intervento nella disputa le valse nel maggio dello stesso anno la laurea in filosofia, solennemente celebrata nella sala d’Ercole del Palazzo Pubblico. Inoltre le fu conferita, per acclamazione del collegio dei filosofi e l’assenso del senato accademico, la cattedra di fisica (allora chiamata ancora filosofia naturale). Il 29 ottobre 1732, in prossimità del suo ventunesimo compleanno, tenne in Archiginnasio:la sua prima lezione. Tuttavia siccome molti consideravano sconveniente che una donna parlasse ogni giorno della natura, le sue comparse pubbliche furono molto diradate. Anche per questo motivo Laura Bassi prese l’iniziativa di tenere le sue lezioni filosofiche in casa sua dove costruì addirittura un laboratorio sperimentale. Nel corso della sua vita tenne relazioni epistolari con molti scienziati, in particolare col naturalista Lazzaro Spallanzani, ed essendo una fervente newtoniana scrisse varie opere a sostegno delle tesi del fisico inglese e ne applicò i principi nei suoi studi sull’aria, i fluidi e l’elettricità. Inoltre fu la prima donna a divenire socia dell’Accademia delle scienze di Bologna nel 1732.
Nel 1745 fu nominata da Papa Benedetto XIV accademica benedettina, nonostante l’opposizione dei colleghi, ricevendo una pensione di 100 lire l’anno: il pontefice istituì per lei un 25º posto originariamente non previsto per i membri dell’accademia. Morì a Bologna il 20 febbraio 1778.
Federico Bolognesi