Qualche anno fa all’Archivio Segreto Vaticano è stato rinvenuto un manoscritto del 1371 con la descrizione dettagliata della città e del contado di Bologna. Per una lunga e singolare catena di smarrimenti e di equivoci, una delle più importanti fonti su Bologna e sul suo territorio in epoca medievale è rimasta quasi sconosciuta per oltre sei secoli, circondata da un alone di mistero sulle sue origini e sui suoi contenuti.
I novecento anni secolo per secolo
Martedì 1° marzo, alle 17, nell’ambito del ciclo di conferenze allo Stabat Mater dell’Archiginnasio per celebrare i nove secoli di vita del Comune di Bologna, si parlerà di “XIV secolo: Il trionfo dell’oligarchia”, relatrice professoressa Anna Laura Trombetti dell’Università di Bologna. Con la sottomissione di Bologna e della Romagna alla Chiesa, nel 1278, per concessione dell’imperatore Rodolfo d’Asburgo, per il Comune di Bologna iniziò un periodo di profonda instabilità politica, che terminò soltanto nel 1506.
I novecento anni secolo per secolo
Prosegue il ciclo di conferenze “I novecento anni secolo per secolo” allo Stabat Mater dell’Archiginnasio per celebrare i nove secoli di vita del Comune di Bologna.
Durante gli incontri si intende ripercorrere secolo dopo secolo gli esiti più rilevanti di quei novecento anni, con l’aiuto di noti studiosi chiamati a rispondere a domande stimolanti che saranno rivolte loro da un gruppo di giovani studiosi.
Prossimo appuntamento è per martedì 1 marzo – XIV secolo – relatrice Professoressa Anna Laura Trombetti
I novecento anni secolo per secolo
Martedì 23 febbraio nell’ambito del ciclo di conferenze allo Stabat Mater dell’Archiginnasio per celebrare i nove secoli di vita del Comune di Bologna, si parlerà della “Bologna nel duecento: il secolo d’oro e il secolo breve”, relatrice professoressa Francesca Roversi Monaco.
Il Duecento è stato definito il secolo d’oro del comune di Bologna, a causa dello straordinario dinamismo che caratterizza la città in ogni ambito, dal demografico all’economico, al culturale, al politico, al sociale.
Egidio d’Albornoz e Bologna
Originario della Nuova Castiglia, venne nominato nel 1353 da papa Innocenzo VI legato in Italia e vicario generale dei domini della Chiesa. Nel corso della sua azione emanò delle Constitutiones che dovevano regolare la posizione dei territori sottomessi all’autorità pontificia.
La famiglia Pepoli
Nel corso del XIV secolo una famiglia in particolare, quella dei Pepoli, legò il suo nome alla storia della città di Bologna. Questa famiglia di cambiatori e banchieri stabilitasi a Bologna già dal XIII secolo fu protagonista di una parabola politica nel corso del ‘300.
La rivolta antimagnatizia
Nel corso del XII il Comune di Bologna era stato guidato dapprima da membri dell’aristocrazia, poi affiancati da qualche esponente delle professioni più in vista, come mercanti e cambiatori. Tra 1220 e 1227 la parte nobiliare riuscì ad estromettere dal governo la parte popolare che reagì duramente
I portici di Bologna
La città di Bologna è famosa nel mondo per i suoi portici. La loro costruzione risale fino all’XI secolo e trasse origine dalla necessità di sviluppare in alto le costruzioni che sorgevano all’interno del ristretto spazio urbano. Tuttavia l’allargamento dei solai verso l’esterno finiva spesso col comportare la necessità di scaricare a terra il peso delle parti aggiunte e le conseguenti invasioni di spazio pubblico.
Re Enzo
Nato intorno al 1220 e figlio naturale dell’imperatore Federico II di Svevia, Heinz detto Enzo divenne re sposando nel 1238 Adelasia, giudicessa (regina) di Torres e divenendo di fatto rex Turrium et Gallurae. Tuttavia il suo soggiorno in Sardegna fu molto breve: nel 1239 fu chiamato dal padre nelle terre tra la Romagna e la Lombardia.
Basilica di San Petronio
Nel 1376 la comunità di Bologna con una rivolta incruenta si liberò del governo dei legati pontifici e anche se dopo pochi mesi si riconciliò con la Chiesa riconoscendone l’autorità, riuscì ad ottenere una certa autonomia dovuta anche all’incapacità della corte pontificia di far fronte alle difficoltà sorte in seguito al cosiddetto Grande Scisma d’Occidente.