Figlia di Giovanni, gentiluomo ferrarese al servizio dei marchesi d’Este, e di Benvenuta Mammolini, Caterina nacque a Bologna l’8 settembre 1413. Tra il 1420 e il 1423 si trasferì con la madre a Ferrara e dopo qualche tempo andò a vivere alla corte estense come dama di compagnia della figlia di Niccolò III d’Este, Margherita. Il periodo trascorso alla corte estense, allora uno dei più vivaci centri di cultura umanistica, fu decisivo per la formazione di Caterina. Essa vi acquisì una buona conoscenza del latino; imparò inoltre a scrivere in bella grafia umanistica, a dipingere, a miniare i codici, a suonare la viola. In concomitanza delle nozze di Margherita nel 1426, Caterina lasciò la corte e insieme ad altre pie donne per fondare un monastero di clarisse dedicato al Corpus Domini.
Venerata già in vita dal popolo per le sue virtù, tra il 1455 e il 1456, dopo insistente invito della cittadinanza e delle autorità religiose, Caterina giunse a Bologna per fondare un nuovo monastero, un centro particolarmente vivace di vita intellettuale e spirituale, dedicato nuovamente al Corpus Domini, di cui sarà badessa fino alla morte, sopraggiunta il 9 marzo 1463.
Caterina ben presto oggetto di venerazione assai diffusa: subito si sparsero notizie relative il compimento di miracoli grazie alla sua intercessione e la miracolosa incorruzione del corpo continuava ad attirare curioso e pellegrini. Il culto crebbe rapidamente nel tempo ed occupò largo spazio nella Bologna del Cinque-Seicento. La concessione dell’ufficio e della messa propri avverranno nel 1524; nel 1592 il nome di Caterina verrà iscritto nel Martirologo Romano; il processo di canonizzazione, iniziato nel 1646, si concluse nel 1712 per volontà di papa Clemente XI.
Il corpo seduto, senza maschera e non sigillato della Santa co-patrona di Bologna riposa ancora incorrotto nella cappella a lei dedicata nel monastero del Corpus Domini, accanto alle tombe del fisico Luigi Galvani e Laura Bassi, prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria.
Filippo Galletti