Il Sermo de inventione sanctarum reliquarum
Il 4 ottobre del 1141 ebbe luogo un fatto straordinario. Nel complesso di Santo Stefano il vescovo Enrico riportò alle luce molte reliquie tra le quali il corpo di San Petronio, l’ottavo vescovo della città di Bologna (431 – 450). Fino ad allora il principale patrono della città era stato San Pietro, ma con la recente nascita del comune era auspicabile dare slancio allo spirito civico attraverso un culto cittadino. Al ritrovamento tutta la cittadinanza diede enorme risonanza mentre il vescovo Enrico e il Comune resero festivo quel giorno ponendo così le basi per un culto patronale capace di concentrare la religiosità cittadina. La recuperata venerazione di San Petronio portò alla composizione della sua Vita (1180) da parte di un monaco e due secoli dopo alla costruzione della grandiosa basilica che ancora oggi si affaccia su piazza Maggiore (1390). Dopo nove secoli e mezzo dalla sua morte San Petronio si affermava come primo patrono dei bolognesi che potevano essere chiamati “petroniani”. Il recupero delle reliquie da parte del vescovo Enrico è stato tramandato dal “Sermo de inventione sanctarum reliquarum” composto nel 1180; una sua copia del XV secolo è ancora conservata alla Biblioteca Universitaria di Bologna. Ancor oggi il 4 ottobre, giorno del rinvenimento, è festa per tutta la cittadinanza bolognese.