Martedì 10 maggio, alle 17, nell’ambito del ciclo di conferenze allo Stabat Mater dell’Archiginnasio per celebrare i nove secoli di vita del Comune di bologna , si parlerà di “Verso il Comune democratico Bologna fra guerre e modernità“, relatore professore Alberto Preti.
Il ‘900 bolognese prende le mosse da una stagione di crescita demografica legata a un processo di graduale inurbamento, che spinge l’amministrazione cittadina ad abbattere le antiche mura per consentire lo sviluppo urbanistico prefigurato nel piano regolatore del 1889. Una modernizzazione che prosegue, negli anni che precedono e accompagnano la Grande Guerra, attraverso l’abbattimento del fatiscente e centralissimo quartiere del Mercato di Mezzo a favore dell’ampliamento dell’asse della via Emilia per aprire il novecentesco “decumano borghese”. La conferenza traccia l’evoluzione delle politiche pubbliche cittadine, muovendo da quelle grandi trasformazioni d’inizio secolo, attraverso l’emergere di una Bologna operaia e popolare, che porta i socialisti alla conquista del Comune negli anni difficili della guerra, l’affermarsi anche a Bologna della violenza squadrista e, con il fascismo, del modello di una “Bologna imperiale”, negli anni Trenta; la crisi di una guerra che entra nella città e la lotta di liberazione, fino al ritorno alla democrazia, e alla stagione del decollo, fra il modello, presto abbandonato, di “metropoli della Valle padana”, e l’opzione per una città che sceglie di limitare il proprio sviluppo puntando sulla riqualificazione del centro urbano, sull’equilibrio con l’ambiente rurale e collinare circostante, su una democrazia più capillare e partecipata attraverso la nascita dei quartieri.
Alessandro Ambrosino e Gianluca Salamone dialogheranno con il relatore.