Al primo piano del palazzo dell’Archiginnasio si può visitare una fra le sale più magnifiche e preziose della città. Si tratta della “Sala dello Stabat Mater”, così chiamata in onore della prima esecuzione in Italia dell’opera di Gioacchino Rossini che qui ebbe luogo il 18 marzo 1842 sotto la direzione del maestro Gaetano Donizetti.
Lo Stabat Mater nacque come preghiera nel Medioevo e la paternità è attribuita a Jacopone da Todi. Da subito si impose come canto principale durante la Via Crucis e, anche per via della musicalissima struttura, venne subito apprezzata dai fedeli e amata da schiere di musicisti che nel corso dei secoli ne diedero diverse interpretazioni, alcune molto celebri.
In pieno Romanticismo, Rossini, cedendo alle richieste di un frate, scrisse un’opera ricchissima in inventiva e nella struttura armonica, ancora oggi considerata fra le migliori composizioni nella storia della musica classica.
Per l’occasione l’Archiginnasio fu addobbato a festa, con lussuosissimi lampadari e drappi, mentre l’orchestra fu distribuita su un palco costruito a forma di ferro di cavallo. La serata fu un successo clamoroso, a cui seguirono varie repliche in tutta Europa.
Alessandro Ambrosino