Il 22 e il 24 febbraio del 1530 Carlo V d’Asburgo veniva incoronato dal pontefice Clemente VII Imperatore del Sacro Romano Impero. Con il termine della Guerra della Lega di Cognac (pace di Barcellona 1529 e pace di Bologna 1530) Bologna divenne teatro dell’ultima incoronazione imperiale realizzata da un pontefice. Il 22 febbraio veniva incoronato, ricevendo la corona ferrea, re d’Italia nella cappella Farnese di palazzo d’Accursio. Il titolo era infatti necessario insieme a quello di re di Germania per poter essere incoronato imperatore. Il successivo 24 febbraio venne costruito un pontile in legno che collegasse il Comune alla basilica di San Petronio per procede all’incoronazione imperiale. Ugo Boncompagni nella sua Relazione della coronatione di Carlo V imperatore ci narra di questa processione successiva all’incoronazione che vide sfilare, davanti al popolo bolognese, tutti i dignitari cittadini e imperiali in corteo con in coda il papa e il futuro imperatore. Oggi ci resta una rappresentazione realizzata da Nicola Hogenberg e conservata presso l’Archiginnasio che ci dona un’immagine della fastosità dell’avvenimento. L’incoronazione fu uno dei più importanti eventi pubblici del XVI secolo e contribuì a formalizzare la nuova situazione di pace che, finalmente, si era venuta a creare in Europa e, specialmente, nel territorio italiano. Per i 4 mesi che videro presenti Carlo V e Clemente VII Bologna fu, de facto, il centro della cristianità e l’evento ebbe amplissima risonanza in quasi tutte le croniche contemporanee e successive. Per il resto d’Europa l’avvenimento non ebbe gli strascichi e l’importanza che rivestì per i bolognesi.
Antonio Marson Franchini